CIEMMONA 2021

Un anno di pausa e la Ciemmona torna, come è consuetudine, nell’ultimo fine settimana di maggio: 28, 29, 30.
Questa volta l’interplanetarismo della Critical Mass ha per missione quella di ripartire dal
grado zero del contatto stabilendo una rete tra tutte le ciemmone locali che in quegli stessi
giorni si svolgeranno sul territorio nazionale, in varie località.
In ciò la Ciemmona si gemella con l’impresa dei popoli zapatisti, proprio in questo momento in
viaggio dal Messico verso l’Europa, per ristabilire la dimensione dell’incontro, del confronto e
della riappropriazione dello spazio pubblico, che un anno e mezzo di pandemia, gestita a colpi di repressione, ci è stato sottratto.
Per partecipare alla Ciemmona basta una bicicletta o un qualsiasi mezzo muscolopropulso.
Porta con te l’attitudine antifascista, antirazzista e antissessita e condividi con gli altri partecipanti gioia, solidarietà e, se vuoi, anche uno spuntino vegano.
Partecipa in allegria e convivialità, ma nel rispetto delle norme che tutelano la tua e l’altrui
salute.

Gli appuntamenti (puntuali per evitare assembramenti):
venerdì 28/5 piazza San Giovanni, ore 18.00;
sabato 29/5 giardini Schuster, ore 16.00;
domenica 30/5 giardini Schuster, ore 11.00 (tuttu al mare – portati molta acqua da bere).

Sabato porta con te (se puoi) del cibo (preferibilmente vegan), una lanterna e un sacchetto per i rifiuti.

Scarica l’app Critical maps e tienila attiva durante tutta la Ciemmona.

Aggiornamento Ciemmona 202O T0rino

Maggio è da sempre un buon mese per risvegliarsi !

Accogliere la Ciemmona di quest’anno a Torino ha suscitato in noi grande entusiasmo ma nei mesi seguiti alla chiamata interplanetaria, come sapete, l’orizzonte di tutti si è fatto sempre più oscuro e lontano allo sguardo.
Purtroppo dovendo rinunciare all’idea di riunirci tutti a fine maggio e alla possibilità stessa di poter organizzare le iniziative e programmare gli appuntamenti, con grande dispiacere ci pare inevitabile rimandare la Ciemmona al prossimo possibile futuro.

Nonostante là fuori la primavera chiami forte, per celebrarla come merita e davvero tutti insieme in bici, dovremo aspettare. Inutile dire che in questo tempo di continue attese e lungo confinamento, il desiderio di farci percorrere dal serpentone di ruote è cresciuto e non diminuito. Sentiamo l’urgenza di un risveglio per la nostra città e possiamo dire che sperimentare questa pandemia, figlia del generale sconvolgimento ecosistemico, non ha fatto altro che rafforzare in noi la convinzione che la bicicletta sia (IL) veicolo del cambiamento impellente che vogliamo vivere!

Chi durante questi mesi ha potuto assaggiare le strade delle città, libere dal traffico, a tratti silenziose, profumate di odori diversi dallo smog, belle come non le avevamo mai viste… senza auto sotto al cielo azzurro… forse non smania per tornare ai ritmi produttivi sfrenati e al consumo insaziabile della cosiddetta normalità.
Perché dover solo assaggiare qualcosa che ci fa star bene invece che assaporarlo ogni giorno?

In questa pausa che l’essere umano è stato costretto a prendersi, soprattutto nelle aree maggiormente produttive e inquinate del pianeta, la situazione ambientale è davvero migliorata, anche se nella più tragica e inaspettata delle circostanze possibili: questo ci dà un’idea della proporzione dei cambiamenti che dobbiamo apportare alle nostre vite e alla società.

Restiamo vigili ora più di sempre sulla possibilità che non si faccia marcia indietro, incentivando l’uso dell’auto a discapito del trasporto pubblico, in nome dell’emergenza e del distanziamento sociale.
Il rischio che la crisi economica prodotta dalla pandemia possa avere conseguenze disastrose sulla transizione energetica globale esiste, perché l’impoverimento determinerà una minore disponibilità di risorse da investire in fonti di energia alternativa. Siamo di fronte a un bivio che non lascia spazio a dubbi: assecondare un sistema che per sua natura tende all’autodistruzione o cambiare rotta. La base di qualunque cambiamento è nelle nostre mani e nei nostri pedali.
Se il corso delle cose fino a ieri sembrava ineluttabile, oggi sappiamo che può davvero dipendere dalle scelte prossime venture.
In questo momento l’opinione pubblica comincia a sperimentare concretamente e direttamente gli effetti devastanti dell’impatto umano sul pianeta, dunque che sia massa critica più che mai!

Che il tempo che ci separa dalla Ciemmona interplanetaria valga a rigenerarci, a riconnetterci, a darci impeto.

E allora, cominciamo da subito.
Per non rinunciare del tutto al nostro appuntamento: il pomeriggio del 30 maggio l’invito generale è di invadere le strade con cicli, macchine a propulsione umana, pattini, skate… portate le vostre ruote in strada! Troviamoci a pedalare per le vie di questa città e di qualsiasi altra voglia farlo.

Ma ecco che si avvicina
con un salto siamo nel… millemila
alle porte dell’universo
importante è non arrivarci in fila
ma tutti quanti in modo diverso
ognuno con i suoi mezzi
magari arrivando a pezzi
su una vecchia bicicletta da corsa
con gli occhiali da sole
il cuore nella borsa…
… sotto un cielo di tutte le stelle
di un’inquietante primavera.

[Telefonami tra vent’anni L. Dalla]

Il 29, 30, 31 maggio 2020 chiamiamo la Ciemmona Interplanetaria a Torino!

La migliore delle città impossibili

Quest’anno sarà la “città dell’auto” ad ospitare il 17° ritrovo ciemmonico di chi vuole riappropriarsi con determinazione dello spazio urbano che diventa ogni giorno più frustrante…

NOI VOGLIAMO ESSERE TUTTU ALIENU, NON ALIENATU!!

L’automobile è il vitello d’oro col quale ingannare ignare vittime: più che oggetto al servizio di chi lo utilizza, è diventato strumento al servizio del consumo senza alcuna logica ed al servizio di chi dal consumo trae profitto. Tanto che in questa città è un marchingegno che molto spesso viene meno alla sua unica funzione: permettere lo spostamento rapido di esseri umani e oggetti.
In compenso le automobili hanno contribuito a far guadagnare alla città un importante record: la più inquinata d’Europa.
In tutto questo le politiche di qualsiasi amministrazione pubblica in questa città sono dei cerotti su arterie recise e nonostante i vari blocchi “EURO X” il primato viene mantenuto e anzi, grazie a questi, vengono vendute nuove automobili.
Non comportiamoci da primati… liberiamoli!
Siamo persone e non macchine: le città e le politiche che le riguardano dovrebbero partire da questo assunto.

Ogni anno la città che ospita la Ciemmona viene invasa da una moltitudine di ruote mosse da energia umana proveniente da tutta Italia e da tutta Europa, vogliamo che questo momento rappresenti un risveglio per Torino, dove ultimamente l’atmosfera si è fatta pesante e non solo a causa dello smog…
La prima improvvisata (allora come ora) massa critica torinese è nata da un piccolo gruppo di pedalatori nel 2002, tra cui Giorgio Faraggiana, l’indomito prof del Politecnico che distribuiva targhette “NO OIL”. Molti “massacritici” della prima ora le portano ancora attaccate alla bici. Lo avevamo conosciuto per le strade lottando per una città diversa, con un’aria più pulita dove le cime delle montagne sembrano vicine e non ci sono grattacieli a rovinare il panorama.
Purtroppo lui non c’è più ma sarebbe stato elettrizzato all’idea che la Ciemmona quest’anno passa da Torino e siamo certi che sarà con noi.
A Torino negli ultimi anni è aumentato il numero e al contempo si è alzata la voce dei riders, dei fattorini e dei corrieri che si spostano quotidianamente in bici al servizio della “sharing economy”, un nome accattivante che nasconde lavoro a cottimo iper flessibile per l’azienda a fronte di un’assenza di ogni tutela per il lavoratore, che, costantemente monitorato da un punteggio, è costretto a correre a rischio della propria vita in una città ostile, a misura d’auto.
Il movimento variegato che quasi ogni mese si fa massa su due o più ruote è nato spontaneamente in questa e molte altre città del mondo, da persone che inventano sul momento il proprio percorso, il punto d’arrivo è chiaro e contro cosa lottare anche. Quello che si crea è a volte difficile anche solo da immaginare: uno spazio di libertà, per costruire con la propria energia (anche muscolare) la migliore delle città impossibili.
Scriviamo insieme questa storia nuova fatta di affinità, complicità e condivisione !
La Massa Critica è un piccolo momento di autogestione, la CiemmONA un momento più grande, questa prospettiva può essere fatta propria da chiunque ed è così che stiamo già facendo, tessendo i rapporti autentici che ci rendano solidali e complici.
Pedalando insieme in libertà rispondiamo ai poteri che comunicano col cittadino solo a suon di ordinanze, divieti, decreti sicurezza, restrizioni alla libertà di movimento, pretendendo di incasellare ogni aspetto dell’esistenza: il lavoro, gli spostamenti, il tempo libero, la cultura. Perchè ridurre un’infinità di possibilità ad una serie limitata e insipida di modelli sociali? Lavorare da automi per pagare l’auto che si usa per andare a lavorare, respirando veleni incolonnati nel traffico di una città dove la prima, e ad oggi unica, linea di metropolitana è stata costruita dopo che la FIAT ci ha liberati della sua presenza.

Chiamiamo tuttu a partecipare a questa festa: ciclofficine popolari, spazi autogestiti, gang di pedalatori, amanti dell’autocostruzione bizzarra di cicli e macchine a propulsione umana, primati e alieni !

Siete tuttu invitatu alla Critical Mass Interplanetaria a Torino!!!

ALIENU, NON ALIENATU!
MassaCriticaTorino


Raccogliamo e rilanciamo gli inviti della passata edizione

Perché usiamo la U:
Siamo per l’inclusione di ogni singola, individuale, esperienza e soggettività, e usare forme come “a/o” ed “e/i” non fa che riaffermare gli stereotipi di genere binari che vogliamo superare, per includere non solo uomini e donne, ma anche persone non binarie, persone genderqueer e persone agender. Istituire un genere neutro nella lingua Italiana non solo rende il linguaggio più inclusivo per persone fuori dallo standard ciseteronormativo, ma agevola la vita di chi, quotidianamente, va incontro ad un inevitabile “misgendering” per via di una lingua i cui costrutti non concepiscono un’essenza che sia altro rispetto al maschile e al femminile.


Mangia Vegano:
No borders lo rivendichiamo per gli umani e per tutto il vivente, di questo come d’altri pianeti. Ecco la ragione per cui nelle cucine della Ciemmona Interplanetaria 2019 troverai solo cibo cruelty free.
Se possibile ti chiediamo di condividere questa scelta politica anche nelle pratiche alimentari personali, negli spazi e nei tempi della Ciemmona.

(A tal proposito ci scusiamo con gli scimpanzé offesi dal manifesto: sappiamo bene che in effetti non utilizzerebbero mai un veicolo a motore.)

Il 31 maggio, 1 e 2 giugno 2019 chiamiamo la ciemmona interplanetaria a Roma.

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Ciemmona 2019 – No Borders

La Ciemmona quest’anno torna a Roma ed è sempre più no borders e interplanetaria.
Tra i suoi principi costitutivi c’è, come sempre, quello della libertà per ogniunU di viverla secondo i propri principi, purché in un ottica di condivisione, antifascista, antirazzista e antisessista. Nella sua sedicesima edizione la Ciemmona sarà anche vocazionalmente antispecista perché la fine dei confini, dei muri e delle recinzioni dovrà esserlo per tutto il vivente senziente, di questo e di altri pianeti. Oppure non sarà affatto.
Molti “anti” che spalancano su un pluricosmo di gioiose alleanze e d’eso-inclusioni.
La muscolopropulsione di questo ritorno sta nell’urgenza e nell’impegno espressi dalle ciclofficine popolari, dagli spazi autogestiti, dalle singolarità, per cui la bicicletta, la condivisione, l’autogestione, la festa, rappresentano alternative, mondi possibili, rispetto agli spazi cittadini tenuti sotto scacco dalle automobili, dagli idrocarburi e dal pizzardone astratto: celle di contenzione, anelli di quella catena di recinzioni che il 31 maggio e l’1 e il 2 giugno la massa critica dimostrerà di poter festosamente spezzare.
No borders è il racconto che la Ciemmona ha l’urgenza di narrare come storia umana di dolorose migrazioni e di odiosi approdi negati. Ma è anche la storia della forza centrifuga espressa dalle forme del design ostile, pensato per renderci tutti indesiderati e alieni (animali inclusi) nelle città. Ancora, è la storia dell’ostilità verso le occupazioni abitative e verso quegli spazi sociali che, in varie forme, sono stati negli anni restituiti alla città e a chi la abita.
No borders vuole essere quindi la storia di alieni che si riappropriano della forza espressa dalla propria alterità.
Siamo tutti alieni e nessuno lo è più dagli altri!

Dalla Massa Critica della CM alla Ciemmona siamo pronti a pedalare.
Massa Critica perchè critica è la Massa che, attraverso la ciclometafora, condivide i suoi contenuti antirazzisti, antifascisti, antisessisti.
Per ogni salita che incontra, più energeticamente pedalerà e con forza festosa verrà ribadita la libera circolazione di contenuti ogni qual volta si cercherà di ostacolarla.
Dalla CM alla Ciemmona ci passa un “ona” ed in quell’ona c’è la potenza che scavalca i confini interplanetari dove la città assapora la mescolanza di lingue, colori, culture differenti, ma pedalanti nella stessa direzione: quella che va contro ogni discriminazione e sostiene la libera circolazione di persone, idee e cultura.

Dal 2004, ogni ultimo fine settimana di maggio, casualmente ci troviamo, raggiungiamo e superiamo la Massa Critica per ribadire e definire la nostra libertà.

Nell’Interplanetaria, la bicicletta, da sempre mezzo di resistenza che sostiene le esigenze di movimento di ogni individuo, diventa Massa acefala, colorata e gioiosa.
Nel suo stesso essere da’ forma ad un modo altro di rapportarsi all’esistente:
La Massa crea e percorre spazi prima ritenuti impercorribili ed inaccessibili, e sostiene e festeggia il principio di autodeterminazione di individui e popoli, che siano liberi di muoversi autonomamente, senza restrizioni e confini, attraverso mari e terre non più resi ostili.
La Massa non conosce mai il proprio percorso, ma ha ben chiara la strada da percorrere, quindi rivendica la libera circolazione di idee, dando vita ad uno spazio orizzontale e libero in cui sia concepita ogni possibile sfumatura di pensiero e pratica antifascista, antirazzista ed antisessista, creatrice di pensiero e capace di arricchire e stimolare il senso critico.
La Massa raccoglie tuttx e dall’apporto di ognun@ prende forma, riconoscendo la differenza di età, genere, cultura, percorso, fisionomia come propria e contro ogni discriminazione.

La Massa porterà con i suoi contenuti una boccata di aria fresca, pulita e priva di polveri troppo sottili; invaderà le strade intasate da carcasse metalliche troppo pesanti,
perchè in una città che corre troppo, andando con lentezza impareremo ad essere liberi!

Siete tuttu invitatu a partecipare alla Critical Mass Interplanetaria a Roma!!!

 


Perché usiamo la U:

Siamo per l’inclusione di ogni singola, individuale, esperienza e soggettività, e usare forme come “a/o” ed “e/i” non fa che riaffermare gli stereotipi di genere binari che vogliamo superare, per includere non solo uomini e donne, ma anche persone non binarie, persone genderqueer e persone agender. Istituire un genere neutro nella lingua Italiana non solo rende il linguaggio più inclusivo per persone fuori dallo standard ciseteronormativo, ma agevola la vita di chi, quotidianamente, va incontro ad un inevitabile “misgendering” per via di una lingua i cui costrutti non concepiscono un’essenza che sia altro rispetto al maschile e al femminile.

Mangia Vegano:

No borders lo rivendichiamo per gli umani e per tutto il vivente, di questo come d’altri pianeti. Ecco la ragione per cui nelle cucine della Ciemmona Interplanetaria 2019 troverai solo cibo cruelty free.

Se possibile ti chiediamo di condividere questa scelta politica anche nelle pratiche alimentari personali, negli spazi e nei tempi della Ciemmona.

 

On 31 May, 1st and 2nd June 2019 the Ciemmona Interplanetaria comes back to Rome.

From the Critical Mass to the Ciemmona, we are ready to ride.

‘Critical Mass’ because Critical is the Mass that, through the cyclometaphore, shares its antiracist, antifascist and antisexist contents.

At every climb it meets it will push harder on the pedals. At any attempt to stop it, it will spread the free circulation of ideas with its usual joyful energy.

From Critical Mass to Ciemmona we added an “-ona” (=bigger): that “-ona” contains a power which is capable of crossing interplanetary borders. The whole city becomes a melting pot of languages, colours and cultures, all riding towards the same direction, against every discrimination and supports the free circulation of people, ideas and cultures.

Since 2004, every last weekend of May, we happen to meet up and join the Critical Mass to reaffirm and to define our freedom.

In the Interplanetary Ciemmona,bicycles, which have always been a symbol of resistance supporting every individual’s need for movement, create a colorful, and jouful mass which has no leaders.

Its own essence gives birth to a new way to relate to the surrounding environment.

The Mass creates and covers spaces previously considered unaccessible; it supports and celebrates the principle of autodetermination of individuals and communities who can move independently, free from restrictions and borders, through no longer hostile seas and lands.

The Mass does not know its route, but it has a well-defined course to

define, and therefore claims the free circulation of ideas, giving birth to a horizontal and free space that conceives every possible undertone of antifascist, antiracist and antisexist ideal, in order to create and develop critical thoughts.

The Mass welcomes everyone, and everyone contributes to it by shaping it, regardless of differences of age, gender, culture, route, fisionomy, against every discrimination.

The Mass will bring, together with its thoughts, a mouthful of fresh air, clean and free from particulates; it will invade roads that are yet congested by way too heavy tincans. Because in a city that is always in a hurry, a slow pace will teach us to be free!

 

EL 31 de MAYO, 1 y 2 de JUNIO, LLAMADA A LA CIEMMONA INTERPLANETARIA EN ROMA!!!

De la Masa Crítica de la CM a la Ciemmona, estamos listos para pedalear. Masa Crítica porque crítica es la Masa que, a través de la bici como metáfora, comparte sus ideas anti racistas, antifascistas, antisexistas.

En cada cuesta que se cruza, con más energía y con fuerza festiva insistirá en la libre circulación de ideas cada vez que alguien trate de pararla.

Desde la CM (“ciemme”) a la Ciemmona, donde el “Ona” nos da la potencia que sobrepasa todas las fronteras interplanetarias donde la ciudad se impregna del mestizaje, de lenguas, colores y culturas diferentes, pero que pedalean en una misma dirección: en contra de toda discriminación y a favor de la libre circulación de personas, ideas y culturas.

Desde 2004 cada último fin de semana del mes de mayo nos juntamos y superamos la masa crítica para reivindicar y definir nuestra libertad.

En la Interplanetaria, la bicicleta, desde siempre un medio de resistencia que responde a las exigencias de movimiento de cada individuo, se convierte en Masa sin líderes, colorida y feliz.

En su mismo ser da forma a otro modo de relacionarse con la realidad: la Masa crea y recorre espacios que se pensaban inaccesibles, y apoya y celebra el principio de autodeterminación de individuos y pueblos, sin restricciones ni confines, a través de mares y tierras que dejen de ser hostiles.

La Masa nunca sabe cuál será el recorrido, pero tiene muy claro a donde se dirige, y por ello reivindica que las ideas viajen sin restricciones, dando vida así a un espacio horizontal y libre en el que se concibe cualquier posible modo de pensar y de actuar antifascista, anti racista y antisexista, que haga reflexionar, que enriquezca el espíritu y estimule el sentido crítico.

La Masa agrupa a todxs y de cada uno toma forma, reconociendo la diferencia de edad, género, cultura, pasado, fisionomía, como propia y  en contra de toda discriminación.

La Masa traerá con sus ideas una bocanada de aire fresco, limpio, sin contaminación; invadirá las calles abarrotadas de pesadas carcasas metálicas, porque en una ciudad que corre demasiado, ¡viajando despacio aprenderemos a ser libres!

¡Estais todxs invitados a participar a la 16° CRITICAL MASS INTERPLANETARIA!

Le 31 mai, 1 et 2 juin 2019 Rome accueillera la Ciemmona interplanetaria.

De la masse critique de la CM à la Ciemmona nous sommes prêts à pédaler.

Cette Masse est définie Critique car c’est une Masse qui, à travers la cyclométaphore, partage ses contenus antiracistes, antifascistes, antisexistes.

A chaque montée qu’elle rencontrera, la masse pédalera avec une énergie décuplée et la libre circulation des contenus sera revendiquée avec une force plus grande chaque fois qu’elle sera entravée.

De la Critical Masse à la Ciemmona il y a ce « ona » (augmentatif) : ces trois lettres contiennent en elles toute la puissance de dépassement des frontières interplanétaires, là où la ville se délecte d’un mélange de langues, couleurs, cultures diverses mais qui pédalent toutes dans la même direction : celle qui s’oppose à toute discrimination et qui soutient la libre circulation des personnes, des idées et des cultures.

Depuis 2004 chaque dernier week-end du mois de mai, nous nous retrouvons fortuitement, pour atteindre et dépasser la Masse Critique en définissant et réaffirmant notre liberté.

Au sein de l’Interplanetaria le vélo, depuis toujours considéré comme véhicule de résistance permettant le mouvement de chaque individu, devient une Masse acéphale, colorée et joviale.

Dans sa substance même, elle donne vie à une nouvelle manière de se rapporter à la réalité existante :

La Masse crée et explore des espaces jusqu’ici considérés comme impraticables et inaccessibles, elle soutient et célèbre le principe d’autodétermination des individus et des peuples libres de se mouvoir en toute autonomie, sans limites ni frontières, en sillonnant des mers et des terres qui ne sont plus hostiles.

La Masse ne connaît jamais son itinéraire par avance, mais elle a bien en tête la route à parcourir. Elle revendique la libre circulation des idées en donnant vie à un espace horizontal et libre à l’intérieur duquel sont élaborées toutes les nuances de la pensée et des pratiques antifascistes, antiracistes et antisexistes, créatrices de réflexions, capables d’enrichir et de stimuler le sens critique.

La Masse accueille tou·te·s et c’est par cette contribution de chacun·e qu’elle prend forme, en faisant sienne les différences d’âge, de genre, de culture, de parcours et de physionomie, contre toute forme de discrimination.

La Masse grâce à ses contenus, apportera une bouffée d’air frais, propre et sans particules fines ; elle envahira les rues saturées de carcasses de métal trop lourdes,

dans une ville qui va trop vite, c’est en avançant avec lenteur que nous apprendrons à être libres !