29/05/2010 Roma Ciemmona o Critical Mass Intergalattica: ciclisti terrestri e ciclisti provenienti dalle galassie e dai pianeti più lontani si preparano all’annuale pacifica invasione della capitale. Si partirà alle 16:00 dai giardini di piazza San Giovanni per andare in giro nel nome del pedale e del caso per la città eterna. Sarà una festa e sarà protesta, sarà rivendicazione e riappropriazione, per Roma e per tutte le galassie dell’universo. Se siete in possesso di campanelli o fischietti siete fortemente invitati a portarli e a farne uso. L’abbigliamento stravagante o particolarmente colorato è benaccetto. Il sorriso d’obbligo. Pedaleremo alla riconquista della città e dell’universo.
Ancora oggi l’economia si basa sul presupposto che le risorse naturali e la capacità di assorbire rifiuti della terra siano infinite, anche a un bambino è evidente che non è così. Il riutilizzo, il riciclaggio e ogni comportamento che permette di risparmiare energia andrebbero incentivati invece del consumo. Riempiamo le nostre case di oggetti spesso inutili o superflui erroneamente convinti che il benessere si raggiunga attraverso un illusorio bene-avere; allo stesso modo riversiamo nelle strade automobili e scooter sempre più grandi e rumorosi, che hanno bisogno di sempre più spazio e che consumano sempre più energia coerentemente col modello di sviluppo neoliberista.
La bicicletta è l’esatto opposto di quanto ci viene proposto: leggera, veloce, economica, di facile riparazione e manutenzione, non inquina, non fa rumore, ha bisogno di un piatto di pastasciutta per muoversi e di uno spazio quasi nullo per essere parcheggiata. Conviene perché permette di recuperare una libertà rubata dal traffico e dai suoi costi sociali ed economici.
Nel 1992 a San Francisco nasce Critical Mass, una coincidenza disorganizzata tra individui, biciclette e città che una volta al mese rivendica le strade come luogo comune e pubblico. In questo spazio temporaneamente autonomo e vagante può prendere corpo e voce la libertà negata, il bisogno di contatto e solidarietà tra umani e non tra macchine. Oggi, in più di 500 città nel mondo, Critical Mass realizza dal basso ciò che non esiste più nelle nostre città: la strada sicura e silenziosa per camminare; la strada dove pensare, parlare, incontrarsi; la strada come luogo in cui i bambini possono tornare a giocare e ad essere liberi; la città come ambiente comune in cui respirare e crescere. Dimostra che con piccoli cambiamenti personali, come l’uso quotidiano della bicicletta ,
si può mutare la qualità della vita di tutti e rendere più vivibili le nostre città: la bicicletta libera le città dallo smog, dal traffico, dal rumore, è un attività fisica e quindi produce endorfine, che fanno bene al corpo e all’umore, è economica e quindi democratica, ecosostenibile ed estranea ai meccanismi che producono guerre e sfruttamento.
Critical Mass non è una manifestazione, è arte vissuta, celebrazione dell’umano, coniugazione positiva tra disobbedienza civile e festa, azione diretta e sovversiva contro i trasporti privati motorizzati, che insanguinano le nostre strade e inquinano la nostra aria e le nostre relazioni sociali. Critical mass rivendica l’uso delle strade da parte delle biciclette come atto rivoluzionario e necessario, come riappropriazione della strada come spazio sociale e come ribellione al neoliberismo.