Maggio è da sempre un buon mese per risvegliarsi !
Accogliere la Ciemmona di quest’anno a Torino ha suscitato in noi grande entusiasmo ma nei mesi seguiti alla chiamata interplanetaria, come sapete, l’orizzonte di tutti si è fatto sempre più oscuro e lontano allo sguardo.
Purtroppo dovendo rinunciare all’idea di riunirci tutti a fine maggio e alla possibilità stessa di poter organizzare le iniziative e programmare gli appuntamenti, con grande dispiacere ci pare inevitabile rimandare la Ciemmona al prossimo possibile futuro.
Nonostante là fuori la primavera chiami forte, per celebrarla come merita e davvero tutti insieme in bici, dovremo aspettare. Inutile dire che in questo tempo di continue attese e lungo confinamento, il desiderio di farci percorrere dal serpentone di ruote è cresciuto e non diminuito. Sentiamo l’urgenza di un risveglio per la nostra città e possiamo dire che sperimentare questa pandemia, figlia del generale sconvolgimento ecosistemico, non ha fatto altro che rafforzare in noi la convinzione che la bicicletta sia (IL) veicolo del cambiamento impellente che vogliamo vivere!
Chi durante questi mesi ha potuto assaggiare le strade delle città, libere dal traffico, a tratti silenziose, profumate di odori diversi dallo smog, belle come non le avevamo mai viste… senza auto sotto al cielo azzurro… forse non smania per tornare ai ritmi produttivi sfrenati e al consumo insaziabile della cosiddetta normalità.
Perché dover solo assaggiare qualcosa che ci fa star bene invece che assaporarlo ogni giorno?
In questa pausa che l’essere umano è stato costretto a prendersi, soprattutto nelle aree maggiormente produttive e inquinate del pianeta, la situazione ambientale è davvero migliorata, anche se nella più tragica e inaspettata delle circostanze possibili: questo ci dà un’idea della proporzione dei cambiamenti che dobbiamo apportare alle nostre vite e alla società.
Restiamo vigili ora più di sempre sulla possibilità che non si faccia marcia indietro, incentivando l’uso dell’auto a discapito del trasporto pubblico, in nome dell’emergenza e del distanziamento sociale.
Il rischio che la crisi economica prodotta dalla pandemia possa avere conseguenze disastrose sulla transizione energetica globale esiste, perché l’impoverimento determinerà una minore disponibilità di risorse da investire in fonti di energia alternativa. Siamo di fronte a un bivio che non lascia spazio a dubbi: assecondare un sistema che per sua natura tende all’autodistruzione o cambiare rotta. La base di qualunque cambiamento è nelle nostre mani e nei nostri pedali.
Se il corso delle cose fino a ieri sembrava ineluttabile, oggi sappiamo che può davvero dipendere dalle scelte prossime venture.
In questo momento l’opinione pubblica comincia a sperimentare concretamente e direttamente gli effetti devastanti dell’impatto umano sul pianeta, dunque che sia massa critica più che mai!
Che il tempo che ci separa dalla Ciemmona interplanetaria valga a rigenerarci, a riconnetterci, a darci impeto.
E allora, cominciamo da subito.
Per non rinunciare del tutto al nostro appuntamento: il pomeriggio del 30 maggio l’invito generale è di invadere le strade con cicli, macchine a propulsione umana, pattini, skate… portate le vostre ruote in strada! Troviamoci a pedalare per le vie di questa città e di qualsiasi altra voglia farlo.
Ma ecco che si avvicina
con un salto siamo nel… millemila
alle porte dell’universo
importante è non arrivarci in fila
ma tutti quanti in modo diverso
ognuno con i suoi mezzi
magari arrivando a pezzi
su una vecchia bicicletta da corsa
con gli occhiali da sole
il cuore nella borsa…
… sotto un cielo di tutte le stelle
di un’inquietante primavera.
[Telefonami tra vent’anni L. Dalla]