Il 29, 30, 31 maggio 2020 chiamiamo la Ciemmona Interplanetaria a Torino!

La migliore delle città impossibili

Quest’anno sarà la “città dell’auto” ad ospitare il 17° ritrovo ciemmonico di chi vuole riappropriarsi con determinazione dello spazio urbano che diventa ogni giorno più frustrante…

NOI VOGLIAMO ESSERE TUTTU ALIENU, NON ALIENATU!!

L’automobile è il vitello d’oro col quale ingannare ignare vittime: più che oggetto al servizio di chi lo utilizza, è diventato strumento al servizio del consumo senza alcuna logica ed al servizio di chi dal consumo trae profitto. Tanto che in questa città è un marchingegno che molto spesso viene meno alla sua unica funzione: permettere lo spostamento rapido di esseri umani e oggetti.
In compenso le automobili hanno contribuito a far guadagnare alla città un importante record: la più inquinata d’Europa.
In tutto questo le politiche di qualsiasi amministrazione pubblica in questa città sono dei cerotti su arterie recise e nonostante i vari blocchi “EURO X” il primato viene mantenuto e anzi, grazie a questi, vengono vendute nuove automobili.
Non comportiamoci da primati… liberiamoli!
Siamo persone e non macchine: le città e le politiche che le riguardano dovrebbero partire da questo assunto.

Ogni anno la città che ospita la Ciemmona viene invasa da una moltitudine di ruote mosse da energia umana proveniente da tutta Italia e da tutta Europa, vogliamo che questo momento rappresenti un risveglio per Torino, dove ultimamente l’atmosfera si è fatta pesante e non solo a causa dello smog…
La prima improvvisata (allora come ora) massa critica torinese è nata da un piccolo gruppo di pedalatori nel 2002, tra cui Giorgio Faraggiana, l’indomito prof del Politecnico che distribuiva targhette “NO OIL”. Molti “massacritici” della prima ora le portano ancora attaccate alla bici. Lo avevamo conosciuto per le strade lottando per una città diversa, con un’aria più pulita dove le cime delle montagne sembrano vicine e non ci sono grattacieli a rovinare il panorama.
Purtroppo lui non c’è più ma sarebbe stato elettrizzato all’idea che la Ciemmona quest’anno passa da Torino e siamo certi che sarà con noi.
A Torino negli ultimi anni è aumentato il numero e al contempo si è alzata la voce dei riders, dei fattorini e dei corrieri che si spostano quotidianamente in bici al servizio della “sharing economy”, un nome accattivante che nasconde lavoro a cottimo iper flessibile per l’azienda a fronte di un’assenza di ogni tutela per il lavoratore, che, costantemente monitorato da un punteggio, è costretto a correre a rischio della propria vita in una città ostile, a misura d’auto.
Il movimento variegato che quasi ogni mese si fa massa su due o più ruote è nato spontaneamente in questa e molte altre città del mondo, da persone che inventano sul momento il proprio percorso, il punto d’arrivo è chiaro e contro cosa lottare anche. Quello che si crea è a volte difficile anche solo da immaginare: uno spazio di libertà, per costruire con la propria energia (anche muscolare) la migliore delle città impossibili.
Scriviamo insieme questa storia nuova fatta di affinità, complicità e condivisione !
La Massa Critica è un piccolo momento di autogestione, la CiemmONA un momento più grande, questa prospettiva può essere fatta propria da chiunque ed è così che stiamo già facendo, tessendo i rapporti autentici che ci rendano solidali e complici.
Pedalando insieme in libertà rispondiamo ai poteri che comunicano col cittadino solo a suon di ordinanze, divieti, decreti sicurezza, restrizioni alla libertà di movimento, pretendendo di incasellare ogni aspetto dell’esistenza: il lavoro, gli spostamenti, il tempo libero, la cultura. Perchè ridurre un’infinità di possibilità ad una serie limitata e insipida di modelli sociali? Lavorare da automi per pagare l’auto che si usa per andare a lavorare, respirando veleni incolonnati nel traffico di una città dove la prima, e ad oggi unica, linea di metropolitana è stata costruita dopo che la FIAT ci ha liberati della sua presenza.

Chiamiamo tuttu a partecipare a questa festa: ciclofficine popolari, spazi autogestiti, gang di pedalatori, amanti dell’autocostruzione bizzarra di cicli e macchine a propulsione umana, primati e alieni !

Siete tuttu invitatu alla Critical Mass Interplanetaria a Torino!!!

ALIENU, NON ALIENATU!
MassaCriticaTorino


Raccogliamo e rilanciamo gli inviti della passata edizione

Perché usiamo la U:
Siamo per l’inclusione di ogni singola, individuale, esperienza e soggettività, e usare forme come “a/o” ed “e/i” non fa che riaffermare gli stereotipi di genere binari che vogliamo superare, per includere non solo uomini e donne, ma anche persone non binarie, persone genderqueer e persone agender. Istituire un genere neutro nella lingua Italiana non solo rende il linguaggio più inclusivo per persone fuori dallo standard ciseteronormativo, ma agevola la vita di chi, quotidianamente, va incontro ad un inevitabile “misgendering” per via di una lingua i cui costrutti non concepiscono un’essenza che sia altro rispetto al maschile e al femminile.


Mangia Vegano:
No borders lo rivendichiamo per gli umani e per tutto il vivente, di questo come d’altri pianeti. Ecco la ragione per cui nelle cucine della Ciemmona Interplanetaria 2019 troverai solo cibo cruelty free.
Se possibile ti chiediamo di condividere questa scelta politica anche nelle pratiche alimentari personali, negli spazi e nei tempi della Ciemmona.

(A tal proposito ci scusiamo con gli scimpanzé offesi dal manifesto: sappiamo bene che in effetti non utilizzerebbero mai un veicolo a motore.)