MULTILANGUAGE VERSION ↓
Ciemmona 2019 – No Borders
La Ciemmona quest’anno torna a Roma ed è sempre più no borders e interplanetaria.
Tra i suoi principi costitutivi c’è, come sempre, quello della libertà per ogniunU di viverla secondo i propri principi, purché in un ottica di condivisione, antifascista, antirazzista e antisessista. Nella sua sedicesima edizione la Ciemmona sarà anche vocazionalmente antispecista perché la fine dei confini, dei muri e delle recinzioni dovrà esserlo per tutto il vivente senziente, di questo e di altri pianeti. Oppure non sarà affatto.
Molti “anti” che spalancano su un pluricosmo di gioiose alleanze e d’eso-inclusioni.
La muscolopropulsione di questo ritorno sta nell’urgenza e nell’impegno espressi dalle ciclofficine popolari, dagli spazi autogestiti, dalle singolarità, per cui la bicicletta, la condivisione, l’autogestione, la festa, rappresentano alternative, mondi possibili, rispetto agli spazi cittadini tenuti sotto scacco dalle automobili, dagli idrocarburi e dal pizzardone astratto: celle di contenzione, anelli di quella catena di recinzioni che il 31 maggio e l’1 e il 2 giugno la massa critica dimostrerà di poter festosamente spezzare.
No borders è il racconto che la Ciemmona ha l’urgenza di narrare come storia umana di dolorose migrazioni e di odiosi approdi negati. Ma è anche la storia della forza centrifuga espressa dalle forme del design ostile, pensato per renderci tutti indesiderati e alieni (animali inclusi) nelle città. Ancora, è la storia dell’ostilità verso le occupazioni abitative e verso quegli spazi sociali che, in varie forme, sono stati negli anni restituiti alla città e a chi la abita.
No borders vuole essere quindi la storia di alieni che si riappropriano della forza espressa dalla propria alterità.
Siamo tutti alieni e nessuno lo è più dagli altri!
Dalla Massa Critica della CM alla Ciemmona siamo pronti a pedalare.
Massa Critica perchè critica è la Massa che, attraverso la ciclometafora, condivide i suoi contenuti antirazzisti, antifascisti, antisessisti.
Per ogni salita che incontra, più energeticamente pedalerà e con forza festosa verrà ribadita la libera circolazione di contenuti ogni qual volta si cercherà di ostacolarla.
Dalla CM alla Ciemmona ci passa un “ona” ed in quell’ona c’è la potenza che scavalca i confini interplanetari dove la città assapora la mescolanza di lingue, colori, culture differenti, ma pedalanti nella stessa direzione: quella che va contro ogni discriminazione e sostiene la libera circolazione di persone, idee e cultura.
Dal 2004, ogni ultimo fine settimana di maggio, casualmente ci troviamo, raggiungiamo e superiamo la Massa Critica per ribadire e definire la nostra libertà.
Nell’Interplanetaria, la bicicletta, da sempre mezzo di resistenza che sostiene le esigenze di movimento di ogni individuo, diventa Massa acefala, colorata e gioiosa.
Nel suo stesso essere da’ forma ad un modo altro di rapportarsi all’esistente:
La Massa crea e percorre spazi prima ritenuti impercorribili ed inaccessibili, e sostiene e festeggia il principio di autodeterminazione di individui e popoli, che siano liberi di muoversi autonomamente, senza restrizioni e confini, attraverso mari e terre non più resi ostili.
La Massa non conosce mai il proprio percorso, ma ha ben chiara la strada da percorrere, quindi rivendica la libera circolazione di idee, dando vita ad uno spazio orizzontale e libero in cui sia concepita ogni possibile sfumatura di pensiero e pratica antifascista, antirazzista ed antisessista, creatrice di pensiero e capace di arricchire e stimolare il senso critico.
La Massa raccoglie tuttx e dall’apporto di ognun@ prende forma, riconoscendo la differenza di età, genere, cultura, percorso, fisionomia come propria e contro ogni discriminazione.
La Massa porterà con i suoi contenuti una boccata di aria fresca, pulita e priva di polveri troppo sottili; invaderà le strade intasate da carcasse metalliche troppo pesanti,
perchè in una città che corre troppo, andando con lentezza impareremo ad essere liberi!
Siete tuttu invitatu a partecipare alla Critical Mass Interplanetaria a Roma!!!
Siamo per l’inclusione di ogni singola, individuale, esperienza e soggettività, e usare forme come “a/o” ed “e/i” non fa che riaffermare gli stereotipi di genere binari che vogliamo superare, per includere non solo uomini e donne, ma anche persone non binarie, persone genderqueer e persone agender. Istituire un genere neutro nella lingua Italiana non solo rende il linguaggio più inclusivo per persone fuori dallo standard ciseteronormativo, ma agevola la vita di chi, quotidianamente, va incontro ad un inevitabile “misgendering” per via di una lingua i cui costrutti non concepiscono un’essenza che sia altro rispetto al maschile e al femminile.
Mangia Vegano:
No borders lo rivendichiamo per gli umani e per tutto il vivente, di questo come d’altri pianeti. Ecco la ragione per cui nelle cucine della Ciemmona Interplanetaria 2019 troverai solo cibo cruelty free.
Se possibile ti chiediamo di condividere questa scelta politica anche nelle pratiche alimentari personali, negli spazi e nei tempi della Ciemmona.